La misura dell’amore in Agostino
DOI:
https://doi.org/10.34019/2448-2137.2021.37200Resumo
L’obiettivo del presente articolo è mostrare che, come sostentuto da Armstrong, il pensiero agostiniano si caratterizza per un’attitudine positiva nei confronti del mondo sensibile e del corpo. A tal fine, saranno analizzate le riflessioni di Agostino presenti nel primo libro del De Libero Arbitrio e nel decimo libro delle Confessioni. La presente indagine si articolerà in tre momenti. In primo luogo, esaminerò le analisi dell’Ipponate relative alla natura del peccato per mostrare che, per Agostino, agire bene è amare i beni eterni. In seguito, traccerò le riflessioni agostiniane dedicate al peccato e all’ordine della natura umana per chiarire perché, per l’Ipponate, dominare le passioni è realizzare la propria natura. Infine, esaminerò le analisi agostiniane dedicate ai concetti di uti e frui per mostrare cosa l’Ipponate intenda per uso corretto dei beni temporali e per dominio della ragione sulle passioni. Sarà così possibile evidenziare che, per Agostino, contenere le passioni non significa astenersi da esse e allontanarsi dalle creature, ma utilizzare entrambe correttamente.
Parole chiave: Agostino; peccato; mondo sensibile; uti; frui.